domenica 3 maggio 2020

La mascherina non è la Fase 2

Foto ilmessaggero.it
Sabato sera Gramellini ha condotto su Rai3 una puntata stellare di Le Parole della Settimana. Carlo Verdone, Gherardo Colombo, Umberto Galimberti nella sua prima videocall della sua vita. Ognuno, nel rispettivo campo di applicazione, ha fornito il proprio illuminante punto di vista sull'emergenza sanitaria da Coronavirus.

Ultimo, ma non meno importante, Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità. In merito alla cosiddetta Fase 2, ha ribadito che la mascherina di comunità - quella che da domani saremo obbligati ad indossare in tutti i luoghi pubblici al chiuso e in alcune regioni anche all'aperto - è uno strumento di protezione complementare. Prima di ogni altra prescrizione, ha raccomandato fortemente di rispettare le distanze interpersonali e di praticare il frequente lavaggio delle mani. Queste sono le norme di base per proteggere prima di tutto sé stessi; la suddetta mascherina ha invece un ruolo esclusivamente nel proteggere gli altri.

Il prof. Giovanni Rezza
La tutela della salute è un concetto molto complesso, che l'emergenza sanitaria in atto ha inevitabilmente polarizzato nell'ottica di garantire prima di ogni altro aspetto la limitazione dell'infezione da Coronavirus. Anche le misure di allentamento del lockdown devono essere giocoforza inquadrate in quest'ottica. Che poi questo consenta anche una rigenerazione psico-sociale è - purtroppo - solo un fortunato epifenomeno.
La passeggiata serale che noi cittadini campani godiamo da una settimana è quindi un'attività preziosa, oltre che legittima.

Qualche settimana fa mi è capitato di guardare un video sui social, in cui il chirurgo Alessandro Gasbarrini tentava di spiegare le caratteristiche funzionali delle tipologie di mascherine esistenti. Complice l'ingenuità della sua buona fede, sommata al tentativo di rendere più semplice possibile la fruizione di un contenuto tecnico, questi ha scelto di utilizzare termini come altruista, egoista, intelligente per chiarire le proprietà di filtrazione dell'aria attuata da ciascuna mascherina. Tentativo lodevole, ma ripeto, ingenuo. Da quel giorno ho compreso il motivo per il quale molte persone avevano iniziato a utilizzare quei termini semplicistici e soprattutto, a scegliere la tipologia di mascherina più conveniente in base ad una spiegazione squisitamente semantica.

Il dott. Alessandro Gasbarrini mentre spiega nel video le tipologie di mascherine
Durante le passeggiate da condurre e condotte individualmente, ho potuto notare questa grossa confusione. Le stragrande maggioranza delle persone che ho incontrato camminava in gruppo, formando quelle allegre brigate che il presidente De Luca ha disprezzato con la sua incisiva enfasi qualche giorno fa. No, non si tratta di ribellismo civico-santitario. In realtà la mascherina sta diventando nella comunità un alibi per accorciare le distanze o, ancora peggio, un amuleto mediatico contro la trasmissione del virus.

Foto ilmessaggero.it
Se questo periodo ci ha insegnato qualcosa è che la corretta comunicazione sia fondamentale per ottenere una risposta collaborativa ed adeguata della popolazione.
Non ritengo certamente che un solo video abbia potuto creare una confusione così forte in tema di dispositivi di protezione individuale, ma è evidente che l'intera categoria dell'Informazione stia contribuendo a distorcere in maniera drammatica il ruolo della mascherina nella popolazione.
L'esito positivo delle misure di contenimento dell'infezione da Coronavirus sarà in gran parte la conseguenza di una corretta comprensione delle prescrizioni igienico-sanitarie. Se scegliamo di non essere solo egoisti, o solo altruisti, ma aspiriamo ad essere intelligenti, invito tutti a fare tesoro delle parole del prof. Giovanni Rezza. Per garantire un'efficace Fase 2, prima di indossare ogni tipo di mascherina, cerchiamo di mantenere le distanze: indebolire il distanziamento sociale rafforzando la distanziazione interpersonale. Non rischiamo di rendere vane le forti rinunce alle quali ci siamo sottoposti per poi ritornare a fare i bravi della Fase 1.

Nessun commento:

Posta un commento

Vuoi commentare? Sei libero di farlo. Ma ricorda: siamo su una pagina civilizzata. ;)