venerdì 15 maggio 2020

Argo


«Un giorno i barbari d'Occidente e d'Oriente raggiungeranno di nuovo le nostre coste; prima o poi, entro un secolo o dieci, ritorneranno feroci e selvaggi, senza sapere davvero cosa gli stia accadendo, ma con la consapevolezza della loro bestialità e del desiderio di un'esistenza più nobile. Loro ritorneranno, adoreranno le giuste divinità e proveranno a diventare di nuovo esseri umani.


Il grande dio Pan non è mai morto. 


Un peschereccio tra Paros e Naxos mi interessa più di una nuova rivoluzione, di una nuova moda o una nuova estetica in Europa, di una nuova automobile costruita in America, di un nuovo misticismo in Asia.

Pace! Serenità!
»


(Dalle note del personaggio Lambros Christidis
nel finale della prima parte dell' Argo,
opera in due volumi di Jorgos Theotokas)

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