lunedì 20 novembre 2017

Valencia - Dove ho mangiato (quasi sempre) bene


Non farò giri di parole: a Valencia si mangia bene. Ma come ho scritto in un precedente post, Valencia è una città pacata, che piace, ma senza sorpendere. La cucina che ho avuto modo di provare è
gustosa, ma senza essere sofisticata. Non aspettatevi quindi roba da gastrofighetti. L'attenzione è maggiormente rivolta alla qualità e alla freschezza degli ingredienti. Per intenderci meglio, una birra al bar non viene accompagnata da particolari stuzzichini, stile finger food. Ma è più facile trovare una chips disidratata e fritta al momento, piuttosto che una triste patatina imbustata. E soprattutto, si spende poco. A Valencia l'offerta culinaria è molto ampia, difficilmente si esce fuori dal locale con le tasche vuote.

Ecco la mia esperienza, una descrizione del tutto disinteressata, fatta con il solo intento di essere d'aiuto a tutti i viaggiatori.


Rausell

Valencia - Carrer d'Àngel Guimerà, 61

Sono sicuro che questo locale nel quartiere di Arracapins non ha bisogno di presentazioni per i valenciani, ma è doveroso spendere qualche parola per chi, forestiero come me, non conosce la sua fama. Rausell è un ristorante molto apprezzato in città, è un'istituzione culinaria. Il locale è di atmosfera, sembra essere stato recentemente ristrutturato, con un servizio di esperienza e una cucina di livello che lavora a ritmi serrati.


Ho cenato a base di pesce, menù alla carta. Tutto fresco ed eccellente, dal tenerissimo pulpo gallego ai delicati tranci di rombo e spigola, preparati rispettivamente a la plancha e al horno. E sebbene, da italiano che si rispetti, sia abituato a piatti di mare dal carattere meno deciso, devo dire di aver apprezzato a buon titolo l'ampio utilizzo di aglio e cipolla sul pesce.
In sala si respira un'aria vivace. C'è un bancone che gli Spagnoli apprezzano molto per una cena informale, scambiando qualche chiacchiera davanti a un fresco boccale di cerveza e a un piatto di delicato jamón affettato al momento. I tavoli sono eleganti, apparecchiati con cura, ci si sente a proprio agio.

Rausell offre anche un fornitissimo servizio di take-away. Il ristorante ha un corner per la ristorazione d'asporto, separato dalla sala principale, per poter consumare direttamente a casa le deliziose prelibatezze. Così il conto diventa meno salato.


Pico Fino

Valencia - Plaça de la Reina, 18

Ci troviamo a ridosso della Cattedrale di Valencia, la zona più turistica della città. Devo ammettere che qui la gastro-ricognizione è durata un po' di più, ma la maggior attesa ha ricompensato il mio palato.


Pico Fino è un bar de tapas, un'attività innovativa e giovanile che tenta di elevare - riuscendovi in pieno - il livello delle proposte fin troppo turistiche nelle vicinanze. Il prezzo del menù del día è leggermente più alto rispetto alla media, ma le tapas che ho assaggiato erano originali ed eccellenti: la ventresca di tonno delicatissima, la crocchetta di seppia dalla consistenza cremosa e dal sapore deciso; le patatas bravas, fresche, tagliate a mano e impreziosite da un'eccellente salsa romesco. Il piatto che non ti aspetti in questo quartiere. Eccellente anche l'entrecote di vitello, accompagnata da singolari - almeno per il palato di un italiano - chips di manioca.


La Pitusa

Valencia - Carrer del Pare d'Orfens, 4

Il barrio del Carmen è il distretto più a nord della città antica. È una zona di poche pretese, un quartiere popolare, con l'evidente intenzione di riscattarsi dopo anni di degrado e abbandono. Qui i ristoranti sono più semplici ed economici.


In tale contesto La Pitusa senza ombra di dubbio è il ristorante che fa la differenza. Si trova nella piazzetta che costeggia il Centre del Carme. Il locale è raccolto e silenzioso, musica jazz di sottofondo. Il tempo trascorre lento, in perfetta sincronia per godere a pieno l'esperienza dello slow food. Proposte semplici, tutte home-made, cucinate in modo ricercato e con grande attenzione per i dettagli. Le chips di patata disidratata, di accompagnamento alla birra, sono una chicca.
In foto alcune proposte dal menù del giorno. Gli entrée, un'insalatina di verdure fresche con vinagrette delicata e una vellutata con crostini; infine uno dei primi, l'arroz meloso ai calamari freschi. Ho apprezzato tutto. Qualità, presentazione, gusto e conto finale.



Los Toneles

Valencia - Carrer de Ribera, 17



Qui si assapora la convivialità della cucina valenciana. Siamo a pochi passi della Estació del Nord e questo bar de tapas sembra essere apprezzato sia dai valenciani che dai turisti. Una sala piccola, tavoli semplici, servizio scattante che non si perde in chiacchiere inutili. E un bancone che dispensa tapas alla velocità della luce. Alcuni giudicano i camerieri poco cortesi; io ho avuto la fortuna di incontrarne uno molto gentile.


Non ho semplicemente cenato in questo bar, ho vissuto un'esperienza. È stato bello immergersi nell'atmosfera rilassata e conviviale dei Valenciani, che dopo una giornata di lavoro si danno qui appuntamento per bere un boccale di cerveza e mangiare qualche tapa. Deliziosi quasi tutti gli assaggi che ho ordinato, sebbene mi abbiano davvero colpito l'esgarraet, piatto a base di baccalà sfilacciato e peperoni rossi, e la puntilla, eccezionale frittura di seppioline infarinate. Quest'ultima potete ammirarla in foto (che purtroppo non ho scattato io perché non ne ho avuto il tempo).


El Velero

Pinedo de Valencia - Paseo Maritimo, 8

Valencia è una città di mare, ma scorgere il mare è un'impresa. La città si estende su un territorio completamente pianeggiante, e questo non aiuta. È necessario allontanarsi dal centro per sentirsi in una località marittima. Io mi sono spinto fino al Pinedo, un distretto periferico molto frequentato nei mesi estivi, affollata meta balneare piuttosto insolita da raggiungere in autunno inoltrato. Ma si dice che qui preparino una delle migliori paellas di Valencia.
Sarà vero?! Non credo proprio, almeno per la mia sfortunata esperienza al ristorante El Velero.


Eppure questo posto sembrava promettere bene... Siamo a novembre, un sole splendente, la spiaggia deserta e tante persone sedute ai tavoli, tutti rigorosamente vista mare. Ho scelto di assaggiare una paella particolare, l'arroz a banda. In italiano a banda significa separato. Il piatto viene preparato con un ricco fumetto di pesce, mentre il riso viene cotto a parte nella paellera, che solo in un secondo momento si unisce allo stufato ottenuto dal pescado lasciato a brodo (la paella de mariscos, invece, prevede la cottura del riso nel liquido ottenuto dal fumetto, senza aggiungere in padella gli scarti di pesce usati per il brodo). Ebbene, cottura e qualità del riso impeccabili, ma preparazione molto approssimativa. Dove è finita la ñora, un tipo di peperone locale, protagonista vegetale di questo piatto? E il sapore del pescado? Davvero inconsistente. 



L'Hostalet

Valencia - Plaça de Vannes, 5

Sono partito da Arracapins per poi ritornarci sul finale. Questo quartiere offre numerosi vantaggi: alloggi a buon mercato, vicinanza al centro e, soprattutto, pochi turisti. Quindi, trovare un'autentica cucina locale a prezzi contenuti è più facile.


L'Hostalet è un bar de tapas, sempre pieno, situato in una piazzetta riparata da una folta alberatura. Se non avessi preso casa nelle vicinanze non lo avrei mai notato. I tavolini sulla piazzetta e gli interni maiolicati rendono questo posto accogliente e rigenerante. È stato un peccato che andassi di fretta! Per fortuna il tempo a disposizione è stato sufficiente per apprezzare il bocadillo con una spettacolare tortilla di patate chips e formaggio, accompagnato da un gradevole calice di vino tinto versatomi direttamente al tavolo.

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